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A Gattinara arriva la “Cà di Libbar”

venerdì, 25 gennaio 2019 | autore: Daniele Baglione
Cà di Libbar

A Gattinara arriva “La CA’ DI LIBBAR” un’altra originale proposta nella Città del Vino. La Ca’ di libbar“, che in dialetto gattinarese significa “la casa dei libri” è uno strumento per diffondere la cultura attraverso la lettura.

Inizialmente saranno installate cinque casette: una nei pressi della Biblioteca, una vicino al Municipio, una nel cortile di Villa Paolotti e una a San Bernardo nei pressi del campo sportivo, mentre una quinta sarà posizionata nel piazzale della Torre delle Castelle in modo, che si possano prendere i libri gratuitamente , sedersi sulla panchina gigante e leggerli davanti al panorama di Gattinara oppure con i bellissimi panorami dei nostri vigneti. Le casette saranno collocate in punti accessibili da tutti, in ogni momento, e controllati dalle telecamere.

Le casette sono piccole strutture in legno, che devono essere ancora colorate. «Proprio in questi giorni – spiega il Sindaco Daniele Baglione – saranno consegnate all’Asilo Patriarca, al servizio di igiene mentale dell’ospedale e allartista gattinarese Chiara Valeri, per essere dipinte e personalizzate, e poi saranno posizionate».

Le “Ca’ di libbar” originariamente “Little Free Library” sono piccole casette di legno che contengono libri, in pratica mini-biblioteche all’aperto, libere accessibili, dove ognuno può prendere un libro per portarlo a casa e, se vuole, riportarne un altro.

Cà di Libbar

Cà di Libbar

L’idea è nata nel 2010 negli Stati Uniti da Todd Bol, con lo scopo di promuovere la lettura e favorire la libera diffusione dei libri; in questo modo, infatti, i libri possono arrivare anche nelle case di chi non ha la possibilità di usufruire dei servizi delle biblioteche o più semplicemente non ha occasione di essere a contatto con il mondo della lettura per l’infanzia e non solo.

«Con la “Ca’ di libbar” il concetto tradizionale di biblioteca – conclude Baglione – cambia e si reinventa. Da classica raccolta di libri gelosamente custoditi, spesso lontana dai cittadini, la biblioteca diventa periferica, diffusa sul territorio e alla portata di tutti.

I passanti non devono far altro che aprire lo sportello delle casette e prendere in prestito un libro gratuitamente, ma possono anche donarne uno che hanno già letto.

Le casette dei libri creano modelli positivi a livello locale ed è soprattutto per questo motivo che riscuotono successo».



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"Abbiamo fatto molto ma i sogni da realizzare per la nostra città sono ancora tanti"

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