Mercoledì 19 febbraio presso la sala conferenze di Villa Paolotti a Gattinara (Corso Valsesia, 112) “Parliamo di Parkinson”, un incontro aperto dedicato a questa malattia per fare emergere esperienze e aggiornare sulle nuove terapie.
La conferenza è realizzata dai Comuni di Gattinara, Lozzolo e Lenta grazie alla fattiva collaborazione dell’Associazione di volontariato Amici Parkinsoniani Biellesi APB.
Alla conferenza oltre al presidente di APB dott. Eugenio Zamperone e alla signora Tiziana Busancano prenderà parte anche il dott. Franco Coppo specializzato in Neurologia. Gli ospiti illustreranno la realtà della malattia, i vari stadi e forniranno gli aggiornamenti sulle novità terapeutiche.
Sarà dato spazio anche al dibattito pubblico per fare emergere gli aspetti sociali poco trattati o sottovalutati ed esprimere opinioni e suggerimenti.
Oggi la malattia di Parkinson colpisce almeno il 4 per mille della popolazione generale, e circa l’1% di quella sopra i 65 anni. In Italia i malati di Parkinson sono circa 300.000, per lo più maschi, con età d’esordio compresa fra i 59 e i 62 anni. Si ipotizza che mediamente, rispetto al momento della prima diagnosi, l’inizio del danno cerebrale sia da retrodatare di almeno 6 anni.
Purtroppo la malattia non riguarda più soltanto le persone anziane. L’età d’esordio del Parkinson si fa infatti sempre più giovane (un paziente su 4 ha meno di 50 anni, il 10% ha meno di 40 anni), vale a dire che oggi circa la metà delle persone con Parkinson è in età lavorativa e che in circa 25.000 famiglie con figli in età scolare uno dei genitori è colpito dalla malattia.
«Ho accolto subito con favore – spiega Daniele Baglione, Sindaco di Gattinara – la proposta del Vicesindaco di Lozzolo Angelo Visconti, che ringrazio, per organizzare nella nostra Città una serata dedicata a questa malattia, una malattia difficilissima da diagnosticare se non quando ormai ha già causato danni al sistema celebrale.
Ringrazio l’Associazione di volontariato Amici Parkinsoniani Biellesi, per aver collaborato nell’organizzazione d questa serata e per essere portatori di “valore aggiunto” e di “buone pratiche” nella gestione della malattia, della terapia e della vita quotidiana».