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Famiglie e Disagio sociale: come intervenire…con attenzione!

sabato, 5 ottobre 2019 | autore: Daniele Baglione

Anche a Gattinara, come del resto in tutta Italia, la crisi economica ha colpito duramente, specialmente negli scorsi anni. Molte sono state e sono tuttora le famiglie che, improvvisamente, si sono trovate in difficoltà a causa della perdita del posto di lavoro di alcuni componenti.

Ho l’opportunità di parlare con moltissime persone che, giornalmente, vengono nel mio ufficio per espormi problemi, preoccupazioni e speranze.

In questi anni ho incontrato genitori disperati perché avendo perso il posto di lavoro non sapevano come pagare le bollette o i libri scolastici ai propri figli, ma anche nonni in difficoltà perché la loro pensione doveva sostenere non solo loro ma anche la sussistenza dei nipoti. Tante persone a cui da un giorno all’altro è cambiata la vita, non potendo più affrontare spese che sembravano normali e sostenibili fino a poco tempo prima come un mutuo per la casa, ad esempio.

Come dare risposte a così tante e variegate problematiche?

Non esiste, ahimè, una soluzione univoca. Però, fin da subito, è emerso che la cosa più importante da fare era quella di sostenere le persone in difficoltà evitando in assoluto che perdessero ciò che di più importante abbiamo: la dignità.

Noi non abbiamo scelto di regalare fondi, l’assistenzialismo non aiuta le persone, le rende schiavi. Noi abbiamo fatto un’altra scelta: abbiamo scelto di dargli un’opportunità e, al contempo, abbiamo introdotto sistemi di controllo per evitare abusi.

Abbiamo quindi fatto appello allo spirito unitario che contraddistingue la nostra Comunità e ci siamo inventati due Progetti Sociali importantissimi: “TI PRENDO PER MANO” e “BUON SAMARITANO chiedendo a tutti, privati, singoli e associazioni di aiutarci ad aiutare. Questi progetti sono però stati affiancati dal “FURBOMETRO”, un sistema di domande incrociate che ci permette di scovare eventuali false dichiarazioni evitando così di aiutare Chi non ha realmente bisogno.

Cos’è accaduto?

Da anni, ormai, “TI PRENDO PER MANO” contribuisce al sostegno delle persone in difficoltà della nostra Comunità dando un aiuto concreto a moltissime persone.

Il Progetto, nato per restituire Dignità alle persone più in difficoltà della nostra Comunità è diventato un modello di innovazione sociale che ha coinvolto tutta la nostra Comunità. Attraverso le donazioni, per lo più anonime, dei privati cittadini e delle fondazioni bancarie abbiamo creato un fondo per erogare ai più bisognosi un contributo in cambio di volontariato attivo a favore della Comunità stessa.

Il nome “Ti prendo per mano” è simbolico perché rappresenta la nostra Comunità unita che tende la mano verso chi ha più bisogno in segno di amicizia e lo accompagna in un percorso di aiuto non assistenziale ma attivo. In questi anni abbiamo visto numerose persone partecipare al Progetto rendendosi utili in diverse attività e poi, trovata una occupazione stabile, donare a loro volta una piccola somma a favore dei meno fortunati.

Con “BUON SAMARITANO” invece, abbiamo risposto ad un’esigenza fondamentale che, incredibilmente, non per tutti è garantita: la sussistenza alimentare.

Grazie alle tante associazioni di volontariato che collaborano con il Comune riusciamo a recuperare i pasti non consumati nelle mense scolastiche e distribuirli ogni giorno, garantendo a tutti la possibilità di avere un pasto caldo. Ad oggi sono oltre 30.000 i pasti che sono stati distribuiti grazie a questa iniziativa.

Il “FURBOMETRO” è stato invece lo strumento che ci ha permesso di aiutare puntualmente Chi aveva veramente bisogno e di evitare spreco di risorse verso Chi, invece, fa dell’assistenzialismo una ragione di vita approfittandosi della bontà d’animo altrui.

Anche qui, in anni di lavoro, abbiamo trovato persone che raccontavano un sacco si storie che poi, alla luce dei fatti, erano solo bugie. C’era Chi non aveva un reddito ma spendeva 5.000 euro di benzina annui, chi fumava 2 pacchetti di sigarette al giorno ma diceva di non avere i soldi per mangiare, chi diceva di dormire in auto, ma poi si è scoperto che aveva un lavoro e abbandonato volontariamente.

E’ giusto aiutare, ma occorre stare attenti agli approfittatori e, vi assicuro, ce ne sono tanti nel mondo. Quante lacrime di coccodrillo ho visto con i miei occhi che poi, insieme ai servizi sociali, si sono dimostrate finzione.

Aiutiamo chi ha realmente bisogno e, spesso, sono le persone che meno chiedono.

Invito tutti a diffidare da video strazianti o appelli forzati: il sistema delle istituzioni, qui, funziona. Chi ha bisogno trova sempre una porta aperta, chi però si approfitta del bene altrui trova e sempre troverà un calcio nel sedere, perché di fannulloni, purtroppo, è pieno il Mondo.

Il progetto “Ti prendo per mano” insieme al “Buon Samaritano” con l’aiuto essenziale dei Servizi Sociali sono la risposta più efficace e diretta alle esigenze di molti, per questo chiediamo a tutti coloro che possono, di aiutarci a garantire un sostegno alle vere persone in difficoltà pronte, a loro volta, ad aiutare la nostra Comunità con l’impegno civico.

Non importa quanto si dona, ognuno da ciò che può, non ci sono limiti né minimi né massimi, ciò che importa è il gesto perché: “Uniti si Vince!”.



"Abbiamo fatto molto ma i sogni da realizzare per la nostra città sono ancora tanti"

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