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 LA “CA’ DI LIBBAR” del CIM di Gattinara

sabato, 6 aprile 2019 | autore: Daniele Baglione
 LA “CA’ DI LIBBAR” del CIM di Gattinara

È stata consegnata al Sindaco la “Ca’ di Libbar” (la casetta dei libri) decorata nel centro di igiene mentale di Gattinara.

Questa casetta è stata decorata dai pazienti che fanno parte del gruppo AbilMente del centro. Renzo, Giovanni e Stefano, con la guida delle assistenti, hanno voluto tradurre in numerose lingue la parola “Ca’ di Libbar”; un’idea che ha reso la decorazione particolarmente bella e, soprattutto, significativa.

Questa casetta sarà posizionata nel parco giochi di San Bernardo, mentre le altre sono già stata posizionate in Largo Falcone – Borsellino (Piazza Italia), in Villa Paolotti e presso la Torre delle Castelle, infine, l’ultima casetta decorata dall’artista gattinarese Chiara Valeri è in fase di ultimazione e sarà posizionata davanti al Comune.

 LA “CA’ DI LIBBAR” del CIM di Gattinara

LA “CA’ DI LIBBAR” del CIM di Gattinara

Lo spirito delle “Ca’ di libbar” (mini-biblioteche all’aperto), è quello di promuovere la lettura e favorire la libera diffusione dei libri.

Nell’ambito dell’attività il Centro diurno del dipartimento di salute mentale di Gattinara, ha sviluppato negli anni un ventaglio di percorsi riabilitativi, assistenziali e occupazionali caratterizzati da un lavoro di rete orientato allo sviluppo della socializzazione e dei processi creativi.

Oggi i pazienti del “Gruppo AbilMente” del centro di igiene mentale di Gattinara hanno realizzato la decorazioni della casetta del libri, ma nel tempo hanno realizzato diversi progetti di recupero e restauro di mobili e oggetti, nonché lavori creativi come la realizzazione di pannelli decorativi e hanno collaborato anche con l’asilo per la decorazione delle panchine.

«Desidero ringraziare Giovanni, Renzo e Stefano e anche tutto il personale che con passione lavora nel centro per portare avanti progetti e laboratori molto interessanti.

Una realtà significativa della nostra città – spiega il Sindaco Daniele Baglione – la cui attività non è conosciuta e valorizzata come dovrebbe, per questo abbiamo voluto coinvolgere in questo progetto anche il Dipartimento di Igiene Mentale nella realizzazione delle decorazioni delle “Ca’ di Libbar”».



"Abbiamo fatto molto ma i sogni da realizzare per la nostra città sono ancora tanti"

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