Faremo tutto ciò che serve e, credetemi, sarà sufficiente.
Era il 26 luglio 2012, dopo quasi 10 anni Mario Draghi è chiamato ad un compito arduo: restituire dignità al nostro Paese.
Conoscenza, coraggio e umiltà: queste sono le sue parole d’ordine.
Draghi è una Risorsa della Repubblica, forse la più importante personalità italiana in questo momento. Ha un profilo umano ed una credibilità internazionale che in pochi, al Mondo, hanno.
Ciò non può essere che di buon auspicio per il futuro del nostro Paese.
Personalmente sono contento che si sia data questa possibilità, in questo momento, all’Italia.
Mi spiace solamente che in tutto questo sia mancata la forza della politica, almeno finora.
Mi piacerebbe che donne e uomini simili, le Risorse della Repubblica, si formassero tra coloro i quali si presentano ai cittadini alle elezioni, proponendo una visione di Paese e chiedendo di essere scelti sulla base di quella visione e di quelle idee.
Tutto questo, in larga parte, oggi manca.
Se, come credo, Draghi diventerà il nostro nuovo Presidente del Consiglio, avremo un’occasione unica e forse l’ultima: l’opportunità di usare il tempo che ci è dato per portare le risorse migliori alla guida della nostra Nazione, lasciando tutto ciò che è mediocrità fuori dalla porta del nostro futuro.
Non faccio previsioni, ma sono molto convinto che Mario Draghi saprà compiere bene il lavoro che è chiamato a fare: accompagnare in un porto sicuro il nostro amato Paese.
Al termine del suo lavoro, questa sì è una previsione, con molta probabilità sarà il nostro futuro Presidente della Repubblica. Vedremo.
Il tempo che ci siamo dati è poco ed è forse l’ultimo: usiamolo, ognuno nel proprio ruolo, al meglio.