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TRE CONFERENZE “TRA I MITI E FALSI MITI DI ROMA ANTICA”

sabato, 1 febbraio 2020 | autore: Daniele Baglione
TRE CONFERENZE “TRA I MITI E FALSI MITI DI ROMA ANTICA”

I Miti e i falsi miti di Roma antica sono al centro di un ciclo di tre conferenze ideate e curate dal Dottor Giordano Cavagnino, i cui studi su Roma antica costituiscono una parte significativa della sua formazione, alimentata dalla sua multiforme sapienza. Le tre conferenze avranno luogo giovedì 6, giovedì 13 e giovedì e 27 febbraio, alle ore 21.00, presso la sala conferenze di Villa Paolotti.

Il primo degli incontri, in onore di Gattinara, Città del Vino, sarà dedicato a Bacco. Nell’arco della serata sarà presentata un’introduzione al culto di Dioniso (Bacco greco), alla sua fortuna e alla sua diffusione, partendo dalla Creta minoica, per giungere alla diffusione del culto nel mondo greco e in quello italico e, quindi, nel mondo romano.

Cavagnino illustrerà gli aspetti più significativi per la comprensione dei fenomeni bacchici nell’Occidente latino, raffigurati nella “Villa dei Misteri” e nella “Maison de la processione dionisyaque” a Thysdrus (El Jem).

TRE CONFERENZE “TRA I MITI E FALSI MITI DI ROMA ANTICA”

TRE CONFERENZE “TRA I MITI E FALSI MITI DI ROMA ANTICA”

Nel secondo appuntamento, Giovedì 13 febbraio, sarà affrontato un argomento particolarmente interessante: la vita quotidiana dell’uomo romano. Sarà rivolta un’attenzione particolare al cibo e al vino, all’abbigliamento, alla vita sociale ai giochi dell’infanzia e ai culti religiosi.

La terza e ultima conferenza, giovedì 27 febbraio, si tratterà dei miti e dei falsi miti romani. Il dottor Cavagnino sfaterà alcuni luoghi comuni sulla storia di Roma antica e illustrerà alcune continuità tra il mondo romano e la nostra contemporaneità, trattando aneddoti accattivanti e particolarmente interessanti.

Giordano Cavagnino, gattinarese, classe 1975, si laurea alla facoltà di Lettere de Filosofia dell’Università del Piemonte Orientale in Archeologia delle Provincia Romane con tesi su “Le stagioni nei mosaici della Tunisia Romana”. L’interesse per la civiltà romano provinciale, per l’integrazione culturale tra mondo romano e culture indigene, gli interessi per il sincretismo religioso di epoca imperiale si approfondiscono negli anni seguenti.

Compie con successo il ciclo di studi post-universitari all’Università di Torino completando prima la Scuola di specializzazione in Archeologia e poi un dottorato di ricerca in Culture del Mediterraneo Antico e Medioevale sempre terminate con il massimo dei voti.

Gli argomenti dei suoi studi si concentrano sui culti dionisiaci nelle province Africane di Roma e sulla continuità della tradizione punica nell’Africa romana cui si affiancano, seppur in modo più saltuario, interessi di ricerca in altri ambiti delle culture del mondo classico e vicino orientale. Partecipa a missioni di scavo in ambito etruscologico, classico e medioevale.



"Abbiamo fatto molto ma i sogni da realizzare per la nostra città sono ancora tanti"

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